Questa formulazione permette di ottenere risultati migliori rispetto alla chemioterapia convenzionale nei pazienti affetti da leucemia acuta mieloide secondaria, come dimostrato dallo studio di fase III che ha portato all’approvazione. Tuttavia, per ottenere il massimo dal farmaco, è necessaria un’attenta selezione del paziente candidato alla terapia, unitamente a una corretta gestione delle tempistiche di trattamento. Lo scopo di questa presentazione è pertanto di passare in disamina le evidenze di utilizzo real-world disponibili per rispondere a questa esigenza.
AUTORI
Fabio Guolo
Clinica Ematologica, Policlinico San Martino, IRCCS Genova
Raffaele Palmieri
Ematologia, Università degli Studi Tor Vergata , Roma